29 novembre 2013

Le insidie dei cibi mediocri


Dr. Salvatore Di MeglioMedico ChirurgoSpecialista in Scienza dell'Alimentazione e Dietologia A.S.L.NA 1 CENTRO (Napoli)

La sana alimentazione è un tema che riguarda tutti: normopeso, sottopeso o sovrappeso-obesi. 
Di solito si pensa a mangiare “meglio” quando si decide di “mettersi a dieta” ma anche senza i chili di troppo è  doveroso fare attenzione a quello che s’ingerisce perché certi alimenti o certi ingredienti usati dall’industria alimentare arrecano danno nel presente ma anche nel futuro. Uno dei problemi alimentari odierni è sicuramente l’eccesso di zuccheri e di farine raffinate. 
L’iperglicemia è quasi costante durante la giornata, per l’introduzione di quantità abnormi di alimenti amidacei e ricchi di zuccheri semplici.
Essa determina da un lato una continua secrezione dell’ormone deputato all’assorbimento del glucosio, l’insulina, e dall’altro la formazione di prodotti cosiddetti di glicazione per la reazione degli zuccheri con le proteine, con i lipidi e con il DNA. 
Conseguenza di tutto ciò è l’aumento della massa grassa, la stimolazione dell’infiammazione di basso grado e l’esasperazione dell’ossidazione dei tessuti.  Situazioni cha rappresentano il ponte verso la comparsa delle malattie cronico-degenerative come le malattie cardio-vascolari, il diabete mellito, la demenza senile, l’ipertensione arteriosa sistemica, le neoplasie, il morbo di Alzheimer, l’insufficienza renale cronica, l’osteoporosi. 

La nostra salute è un vero e proprio fondo di investimento … da quello che “versiamo” giorno dopo giorno dipende quello che troveremo nel futuro.

23 novembre 2013

Il peso dello stile di vita


Dr Antonello Lorenzini
Dipartimento di Scienze Biomediche e Neuromotorie
Università di Bologna


Con il trascorrere degli anni, il nostro stile di vita si riflette nella nostra composizione corporea. Un parametro antropometrico facilmente utilizzabile negli studi epidemiologici è l’indice di massa corporea. Questo indice quando è associato ai dati sulla mortalità ci indica chiaramente che per suoi alti (sopra i 30) o bassi valori (sotto 18.5) il rischio di mortalità si innalza significativamente. Ormai nel mondo la maggior parte dei decessi sono dovuti alle malattie cosiddette “non trasmissibili”, queste sono appunto le malattie in cui il nostro stato antropometrico può avere un'influenza notevole. 
Nel caso del diabete di secondo tipo, per esempio, questa influenza è notevolissima ma anche l’ictus, le malattie coronariche e il cancro sono positivamente associati ad un aumento di peso. E’ importante sottolineare che l’indice di massa corporea ha un influenza maggiore sia sul rischio di patologia che su quello di mortalità. Altri studi epidemiologici provano a predire, inoltre, quale sarebbe il beneficio di una sana alimentazione e dell’attività fisica sulla nostra aspettativa di vita. 
Da questi studi si può ragionevolmente concludere che circa una quarto della nostra vita potrebbe dipendere da come decidiamo di viverla. 

Relazione Dr Lorenzini, Convegno ASAS 2013

13 novembre 2013

Tra il dire e il fare: Il cambiamento



Dr.ssa Sara Campolonghi
Psicologa, coach alimentare e specialista nella gestione del peso corporeo

L’uomo è in grado attraverso l’apprendimento di costruire nuove abitudini nel tempo trasformandole in routines e trovando in esse piacere e gratificazione. Questo vale per tutti i comportamenti e situazioni che si praticano a lungo consolidandosi così nel tempo.

Ma cambiare le abitudini (come per esempio quelle alimentari e di movimento) e mantenerle non è così semplice né immediato. Si tratta di un processo che richiede tempo e applicazione, e non può avvenire da un momento all’altro solo sulla base della necessità o della volontà personale, ma richiede un adattamento graduale e segue un preciso andamento che non può essere scavalcato o forzato.


Qualunque processo di cambiamento può essere rappresentato attraverso una serie di stadi o fasi sequenziali [1] che tengono conto della disponibilità al cambiamento stesso e della natura dinamica dei comportamenti e che va tenuto sempre in considerazione.

7 novembre 2013

Alimentazione ed esercizio: binomio inscindibile


Prof. Giacinto A.D. Miggiano

Direttore del Centro di Nutrizione Umana dell’Università Cattolica
Responsabile di Dietetica del Policlinico A. Gemelli (Roma)
 
L’uomo, come tutti gli esseri viventi, ricava dagli alimenti le sostanze necessarie per vivere e vivere bene, assecondando anche desideri e soddisfacendo bisogni che non sono strettamente materiali. Il cibo acquista così una valenza simbolica, sia di piacere personale che di relazione sociale fra gli individui di una  comunità. La ricerca della salute e del benessere spinge le persone ad azioni e comportamenti utili al raggiungimento di tale fine: perciò una corretta alimentazione e una regolare attività fisica-sportiva  sono in stretto connubio e, a ben vedere, sono reciprocamente interconnesse.
Infatti, mentre da una parte con una corretta alimentazione l’organismo dispone di  tutto ciò che è necessario per lo svolgimento di una ‘vita attiva’, dall’altra lo svolgimento di un’attività fisica regolare, sia a livello amatoriale che agonistico, permette di mantenere in salute l’organismo (e la sua composizione corporea)  correggendo in qualche modo gli eccessi o i difetti dovuti all’alimentazione disordinata.
Per tale motivo non si verifica mai che un’attività fisica possa prescindere da una sana alimentazione, mentre d’altra parte quest’ultima permette di far esprimere al meglio qualità innate e/o acquisite con l'allenamento.
In definitiva, si può affermare che, sebbene una corretta alimentazione non garantisca  automaticamente di  vincere una gara, chi voglia ottenere una prestazione agonistica di buon livello deve curare la propria alimentazione.

4 novembre 2013

Il benessere è nelle nostre mani


Il benessere è nelle nostre mani”: questo è stato il leitmotiv che ha accompagnato il Convegno Nazionale ASAS 2013. 

Perché in ogni istante siamo chiamati ad effettuare scelte che avranno conseguenze significative per la nostra vita. L’evento si è tenuto a Piacenza il 25 e 26 Ottobre u.s. presso l’Auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano ed è stato promosso da ASAS (Associazione per la salute correlata all’alimentazione e agli stili di vita) in collaborazione con la Facoltà di Agraria dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza.

Due gli obiettivi sostanziali:
- smascherare le insidie dell’inconsapevolezza
- dare risalto alle opportunità delle scelte consapevoli

Due soli obiettivi ma di grande portata, due obiettivi per sensibilizzare le coscienze sull’importanza della salute, sulla sua tutela, prima della prevenzione e della cura delle malattie.