Marco Malaguti
Dipartimento di Scienze per la Qualità della Vita - Università di Bologna
ASAS – “Associazione per la Salute correlata all’Alimentazione e agli Stili di vita”
A completamento dell'articolo precedente vorrei ora riuscire a dare qualche consiglio di carattere pratico per scegliere od eventualmente produrre in casa propria un integratore capace di favorire il reintegro idrico, salino ed energetico.
Caratteristiche
fondamentali di uno sport drink
Oltre
che essere la fonte per il reintegro di acqua, minerali e nutrienti energetici,
le bevande per sportivi devono possedere alcune caratteristiche che ne
permettano una facile digestione ed assimilazione. La bevanda ideale in questo
caso consiste in una soluzione acquosa di minerali e zuccheri che sia assorbita
e messa a disposizione dei tessuti il più rapidamente possibile.
I
fattori che influenzano i tempi di svuotamento gastrico e l’assorbimento
intestinale sono molteplici e comprendono:
1. il contenuto calorico della bevanda assunta.
I carboidrati addizionati alla bevanda rappresentano uno degli
ostacoli principali ad un rapido svuotamento gastrico. Tuttavia gli studi in
merito, suggeriscono che soluzioni contenenti fino al 8% di carboidrati non
determinino un sostanziale rallentamento dello svuotamento gastrico. Risulta
invece meno chiare quale sia il tipo di carboidrato migliore da aggiungere alle
bevande per sportivi. Oltre al glucosio sono state studiate anche soluzioni di
maltodestrine. Se da un lato le maltodestrine sembrano ridurre leggermente i
tempi di svuotamento, esse richiedono un tempo maggiore per essere digerite ed
assorbite nell’intestino.
La scelta finale della miscela di carboidrati da addizionare alla
bevande dovrà comunque essere studiata in funzione dall’azione che si desidera
dare alla bevanda stessa: se lo scopo è quello di fornire energia immediata
all’organismo si sceglieranno carboidrati semplici, quando invece si vuole apportare
energia per un periodo più lungo si sceglieranno miscele di carboidrati sia
semplici sia complessi in modo da garantire un continuo apporto di energia.
2. l’osmolalità della soluzione ingerita.
All’aumentare dell’osmolalità di una
soluzione, aumentano i tempi di svuotamento gastrico anche se il contenuto
calorico della soluzione rimane inalterato. Questa è la spiegazione per cui, a
parità di contenuto calorico, una soluzione di maltodestrine (che rispetto al
glucosio influenzano l’osmolalità in maniera modesta) abbandonerà lo stomaco
più rapidamente di una soluzione di glucosio. L’osmolalità ideale di una
bevanda dovrà presentare un valore tale da poter abbandonare lo stomaco in
tempi rapidi e non discostarsi troppo da quello dell’osmolalità del plasma per
non risultare eccessivamente ipotonica.
3. i fattori che influenzano l’assorbimento
intestinale.
La reidratazione con bevande ipertoniche rispetto al plasma (>280
mOsm/kg) ritarda l’assorbimento dell’acqua a livello intestinale; polimeri
costituiti da 3 a
20 unità di glucosio garantiscono un valido apporto calorico pur mantenendo la
soluzione isotonica. Tuttavia, allo stesso tempo, la presenza di glucosio e
sodio sembra stimolare per effetto osmotico l’assorbimento di acqua a livello
intestinale. Gli studi più recenti in materia concordano nell’affermare che
l’assunzione di bevande contenenti contemporaneamente più di un tipo di
carboidrato (glucosio, fruttosio, saccarosio, maltodestrine) aumentino, a
parità di osmolalità, l’assorbimento intestinale dell’acqua rispetto ad una
soluzione equimolale, che contenga però un solo tipo di carboidrato.
Composizione ottimale uno sport drink.
Sulla base delle considerazioni sopra riportate è possibile disegnare
le caratteristiche ideali che una bevanda per sportivi dovrebbe presentare:
- Una composizione in
elettroliti il più simile possibile a quella del sudore, al fine di
integrare i sali eliminati e mantenere, così, costante la composizione dei
liquidi intra ed extracellulari.
- Un apporto di una miscela
di carboidrati semplici e complessi tale da assicurare all’organismo in
attività la quantità d energia e zuccheri necessaria a svolgere tutte le
fasi dell’attività stessa.
- Una osmolalità che risulti
leggermente ipotonica rispetto a quella del plasma che permetta un rapido
assorbimento ed utilizzo dei diversi nutrienti.
Un esempio
pratico potrebbe essere rappresentato dalla seguente ricetta:
Carboidrati*:
30 – 80 g/kg
NaCl
< 1,5 g/kg
NaHCO3
< 2 g/kg
KCl
< 0,5 g/kg
H2O
1 kg
*L’ampio range nella quantità di carboidrati
è dovuto al diverso impatto che carboidrati differenti hanno sulla osmolalità
della bevanda:
Glucosio: essendo assorbito grazie ad un cotraspoto con il sodio (Na+)
la sua presenza favorisce il contemporaneo assorbimento di sodio e acqua (30
g/kg acqua)
Fruttosio: minor indice glicemico del glucosio, ma stesse proprietà osmotiche
(30g/kg acqua)
Saccarosio: 1:1 glucosio + fruttosio, a parità di peso determina una osmolalità
pari al 50% di quella del glucosio (60 g/kg)
Maltosio: glucosio + glucosio, a parità di peso determina una osmolalità pari
al 50% di quella del glucosio (60 g/kg acqua)
Maltodestrine: garantiscono una bassa osmolalità, l’assorbimento è rallentato rispetto
al glucosio (80g/kg acqua).
La bevanda
sopra indicata dovrebbe avere caratteristiche chimico-fisico tali da essere
rapidamente assorbita e garantire il recupero di una parte significativa dei Sali
minerali e dell’energia consumati durante l’attività.
Va ricordato
chiaramente in condizioni estreme sia di intensità dell’esercizio, si
ambientali è importante valutare con il proprio nutrizionista quali strategie
nutrizionali siano ottimali per garantire il reintegro dei liquidi e dei Sali.
Altrettanto
importante è sottolineare che nella normale pratica sportiva svolta a bassi
livelli dalla gran parte della popolazione, i livelli e la frequenza dell’allenamento
non sono tali da giustificare il ricorso ad integratori energetici, in tali
situazioni si consiglia semplicemente di fare attenzione al reintegro idrico, Sali
ed energia saranno facilmente reintrodotti nel corso dei pasti successivi.
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