Dr Antonello Lorenzini
Dipartimento di Scienze
Biomediche e Neuromotorie
Università di Bologna
Con il
trascorrere degli anni, il nostro stile di vita si riflette nella nostra
composizione corporea. Un parametro antropometrico facilmente utilizzabile
negli studi epidemiologici è l’indice di massa corporea. Questo indice quando è
associato ai dati sulla mortalità ci indica chiaramente che per suoi alti
(sopra i 30) o bassi valori (sotto 18.5) il rischio di mortalità si innalza
significativamente. Ormai nel mondo la maggior parte dei decessi sono dovuti
alle malattie cosiddette “non trasmissibili”, queste sono appunto le malattie
in cui il nostro stato antropometrico può avere un'influenza notevole.
Nel caso
del diabete di secondo tipo, per esempio, questa influenza è notevolissima ma
anche l’ictus, le malattie coronariche e il cancro sono positivamente associati
ad un aumento di peso. E’ importante sottolineare che l’indice di massa
corporea ha un influenza maggiore sia sul rischio di patologia che su quello di
mortalità. Altri studi epidemiologici provano a predire, inoltre, quale sarebbe
il beneficio di una sana alimentazione e dell’attività fisica sulla nostra
aspettativa di vita.
Da questi studi si può ragionevolmente concludere che
circa una quarto della nostra vita potrebbe dipendere da come decidiamo di
viverla.
Relazione Dr Lorenzini, Convegno ASAS 2013
Relazione Dr Lorenzini, Convegno ASAS 2013
Se è vero che l'aspettativa di vita media è oggi di poco superiore agli 80 anni allora significa che il nostro stile di vita, cioè il modo in cui decidiamo in/coscientemente di vivere pesa per almeno 20 anni. Qualcuno coscientemente deciderà di vivere 20 anni di meno, ma quanti lo faranno inconsapevolmente? quanti a 60 anni diranno se solo avessi...
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