Dr.ssa Sara Campolonghi
Psicologa, coach alimentare e specialista nella gestione del peso corporeo
Ma cambiare le abitudini (come per esempio quelle alimentari e di movimento) e mantenerle non è così semplice né immediato. Si tratta di un processo che richiede tempo e applicazione, e non può avvenire da un momento all’altro solo sulla base della necessità o della volontà personale, ma richiede un adattamento graduale e segue un preciso andamento che non può essere scavalcato o forzato.
Qualunque
processo di cambiamento può essere rappresentato attraverso una serie di stadi
o fasi sequenziali [1] che tengono
conto della disponibilità al cambiamento stesso e della natura dinamica dei
comportamenti e che va tenuto sempre in considerazione.
Il cambiamento dunque è un processo non lineare, graduale e progressivo, che opera attraverso una riorganizzazione cognitiva e della propria identità in cui entrano in gioco diversi fattori psicologici ed il cui successo dipende dalle strategie messe in atto.
Tale processo prevede anche dei fallimenti e dei passi indietro che sono il normale riflesso delle pratiche ed abitudini consolidate frutto di anni di esperienza e di pratica; tali ‘regressioni’ non vanno intese come fallimenti ma rappresentano una parte integrante del percorso ed un prezioso indicatore di quello che ancora manca al consolidamento profondo delle nuove abitudini: ciò che conta non è procedere senza errori, ma il trend, cioè la direzione che segue il percorso.
Pretendere di attuare cambiamenti repentini e drastici senza tenere conto della gradualità necessaria per consolidarli porterà inevitabilmente ed inesorabilmente al fallimento ed al ripristino delle vecchie abitudini, spesso cristallizzandole ancora di più.
Tale processo prevede anche dei fallimenti e dei passi indietro che sono il normale riflesso delle pratiche ed abitudini consolidate frutto di anni di esperienza e di pratica; tali ‘regressioni’ non vanno intese come fallimenti ma rappresentano una parte integrante del percorso ed un prezioso indicatore di quello che ancora manca al consolidamento profondo delle nuove abitudini: ciò che conta non è procedere senza errori, ma il trend, cioè la direzione che segue il percorso.
Pretendere di attuare cambiamenti repentini e drastici senza tenere conto della gradualità necessaria per consolidarli porterà inevitabilmente ed inesorabilmente al fallimento ed al ripristino delle vecchie abitudini, spesso cristallizzandole ancora di più.
Qualunque
cambiamento si intenda intraprendere, in particolare se ha a che fare con lo
stile di vita, va costruito un passo alla volta, nel tempo, con consapevolezza
e fiducia, ponendosi obiettivi realistici e progressivi, senza scoraggiarsi per
qualcosa che non si può realizzare in un momento e valorizzando ciò che man
mano si è ottenuto; in questo modo ogni piccolo successo messo in atto farà la
differenza e sarà il presupposto per realizzare il passo successivo, costruendo
ed integrando con piacere nella propria quotidianità nuove pratiche di
benessere per una qualità di vita migliore.
[1] Pre-contemplazione,
Contemplazione, Determinazione, Azione, Mantenimento, Ricaduta. Modello
Transteorico di Prochaska e Di Clemente, 1982.
[1] Pre-contemplazione,
Contemplazione, Determinazione, Azione, Mantenimento, Ricaduta. Modello
Transteorico di Prochaska e Di Clemente, 1982.
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